Alta Via dei Parchi

Tutta l’Alta Via la trovate qui, con cartografie e tracce GPS
http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/fruizione/altavia

L’Alta Via dei Parchi è un itinerario da percorrere a piedi lungo l’Appennino fra l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche. Attraversa due Parchi nazionali, cinque regionali e uno interregionale e permette di scoprire il meglio che le montagne appenniniche sanno offrire.
L’itinerario è lungo circa 500 chilometri ed è suddiviso in 27 tappe.

Si può percorrere questa lunga traversata anche per singole tappe, oppure facendo dei trekking di due o più giorni anche grazie alla possibilità di raggiungere la gran parte dei punti di accesso all’itinerario con i mezzi pubblici o in alternativa con taxi privati.

Alcune tappe passano attraverso il territorio limitrofo al Cimone e precisamente da San Pellegrino in Alpe al lago Scaffaiolo.
Tre tappe sul crinale modenese che da San Pellegrino in Alpe, antico ospitale per pellegrini e viandanti, vi condurranno al Lago Santo modenese, dominato dal selvaggio versante settentrionale del Monte Giovo, e poi al Lago Scaffaiolo, il piccolo specchio d’acqua che si trova sotto il Monte Cupolino.
Un tratto dell’ Alta Via dei Parchi molto affascinante dal punto di vista ambientale e paesistico: valli glaciali costellate di laghi come Baccio, Torbido, Turchino, Piatto  e  Nero, ambienti forestali di rara bellezza come la valle del Sestaione, sterminate praterie e distese di mirtilli, valichi storici.


 

San Pellegrino in Alpe (1524 m) – Lago Santo modenese (1501 m)
DISLIVELLO: +720 m / -700 m  – TEMPO: 5,30 ore
Parco regionale dell’Alto Appennino Modenese

Da San Pellegrino si sale subito nel bosco lungo la mulattiera che porta al Giro del Diavolo, grande cumulo di sassi deposti nei secoli dai pellegrini nei pressi del crinale; da qui si può prendere il sentiero proveniente dal Passo delle Radici che si mantiene vicino al filo di cresta con numerosi saliscendi, ma è preferibile seguire la bella strada forestale che corre quasi orizzontale sul versante toscano fino al valico della Bassa del Saltello.Usciti dal bosco si sale il Monte Romecchio, seguito dal Colle delle Vacche dove inizia l’aereo percorso lungo la cresta rocciosa delle Cime di Romecchio.
La salita alla Cima dell’Omo (1858 m) è faticosa, ma è ripagata dall’ampiezza delle vedute; al successivo valico, il Colle Bruciata, si lascia il crinale che si impenna nel M. Giovo raggiungendo in breve il grandioso anfiteatro glaciale delle Fontanacce, disseminato di blocchi morenici e ricco di sorgenti.
Attraverso le pietraie dei Campi di Annibale si giunge al Passo Boccaia, quindi una breve discesa nel bosco porta al Lago Santo, dominato dal largo versante settentrionale del M. Giovo articolato in una serie di cenge.
Sulle rive del lago si trovano tre rifugi, molto frequentati in estate e nei fine settimana; la strada che risale la Valle delle Tagliole termina nel parcheggio a un quarto d’ora di distanza.

Posti tappa:
Rifugio Giovo: Info struttura | Collegamenti mezzi pubblici
Rifugio Vittoria: Info struttura | Collegamenti mezzi pubblici
Rifugio Bertagni: Info struttura | Collegamenti mezzi pubblici

Informazioni sul bivacco con tenda


 

Lago Santo modenese (1501 m) – Abetone (La Consuma, 1340 m)
DISLIVELLO: +960 m / -1120 m – TEMPO: 7 ore

Dalle rive del Lago Santo si segue la comoda mulattiera che sale rapidamente al Lago Baccio, ai piedi di uno splendido vallone glaciale su cui incombono i dirupi della cresta dell’Altaretto.
L’ambiente d’alta montagna accompagna la salita al Passetto (1850 m) aereo intaglio della cresta sottostante la cima del Rondinaio, che si costeggia sul lato toscano con qualche passaggio esposto.
Tornati sul crinale, il sentiero passa, nella Valle delle Tagliole, sopra i minuscoli laghi Torbido e Turchino, poi raggiunge Foce a Giovo, valico attraversato dalla via ottocentesca detta “Strada del Duca”, dove una piccola cappella può servire come riparo temporaneo.
Un’altra traversata a mezza costa sul versante emiliano porta al Passo di Annibale, sormontato da un edificio diroccato; la vista si apre sulla valle del Rio delle Pozze, ribattezzata Val di Luce e notevolmente antropizzata dalle infrastrutture sciistiche che si spingono fino alla cima dell’Alpe delle Tre Potenze.
Il Lago Piatto si trova proprio sotto una seggiovia; poco dopo si incontra il Passo della Vecchia. Da qui la via più diretta si mantiene in cresta fino al M. Gomito e poi scende all’Abetone. Percorso preferibile è invece quello che dal passo scende alle rive dello splendido Lago Nero, dove si trova un rifugio con locale sempre aperto.
La discesa a mezzacosta nella valle del Sestaione attraversa ambienti forestali di rara e primordiale bellezza, con faggi e abeti giganteschi e rocce incrostate di muschi e licheni. Ormai in vista della val di Lima si incrocia una strada forestale che porta comodamente alla Consuma, località distante circa un chilometro dal centro dell’Abetone.

Posti tappa
Posto tappa Ostello Bucaneve: Info struttura | Collegamenti mezzi pubblici
Albergo Sport: Info struttura
Albergo da Tosca

Informazioni sul bivacco con tenda


Abetone (La Consuma, 1340 m) – Lago Scaffaiolo (1754 m)
DISLIVELLO: +1440 m / -1030 m – TEMPO: 7 ore

La prima parte del cammino attraversa la magnifica foresta di Boscolungo salendo al piccolo rifugio della Casetta di Lapo alla sella della Verginetta, vicino al Monte Maiori.
La dorsale soprastante, che in breve esce dal bosco divenendo rocciosa, conduce alla più bassa delle due cime del Libro Aperto (Monte Belvedere – 1.896 m).
Scesi alla cresta sottostante, il panorama del versante emiliano è invece dominato dalla vicina mole del Cimone, coronato da antenne ed edifici di una stazione meteorologica.
L’aereo percorso di crinale alterna sterminate praterie e distese di mirtilli a tratti più impervi, spesso su rocce sfasciate; come sempre il versante toscano è più ripido, mentre quello settentrionale è articolato da creste e circhi glaciali punteggiati da grandi faggi isolati.
Dopo l’ampia sella del Colle dell’Acqua Marcia si superano le rocce dei Balzoni, poi più dolci ondulazioni portano al Passo di Croce Arcana dove si incontra la strada sterrata che va da Ospitale a Cutigliano. Superati gli impianti sciistici di Doganaccia si prosegue fino a costeggiare la cima del Monte Spigolino, seguito dall’intaglio del Passo della Calanca.
Da lì la cresta si sdoppia in una serie di avvallamenti, nell’ultimo dei quali si trova il Lago Scaffaiolo. Il piccolo specchio d’acqua si trova sotto il cocuzzolo erboso del Monte Cupolino; alto sulle sue rive sorge il rifugio Duca degli Abruzzi, ultimo discendente (2001) della struttura originaria inaugurata nel 1878.

 

Posti tappa
Rifugio Duca degli Abruzzi: Info struttura | Collegamenti mezzi pubblici
Capanno Tassoni: Info struttura

Informazioni sul bivacco con tenda

2 Risposte a “Alta Via dei Parchi”

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