Anello del Cimone e dei faggi secolari – Fiumalbo

5 gennaio 2020
Tempo impiegato: 3 ore e mezza / 4
Dislivello: 455 metri

 

 

 

 

 

 

Da Doccia al Campile

Da Fiumalbo si sale in auto a Doccia dove parcheggiamo. L’escursione percorre un itinerario caratterizzato da grandi faggi, alcuni anche molto in alto; e coincide per la maggior parte con l’itinerario del Parco del Frignano “I faggi secolari” (purtroppo questi itinerari sono stati abbandonati dal Parco e non se ne trova più traccia sul loro sito).

Il percorso ha inizio nei pressi dell’Alpe di Sara (1366 mt) da dove parte una mulattiera, risistemata ad arte dal Parco del Frignano, che sale verso Est con una bella massicciata e in leggera pendenza tocca una capanna celtica ben conservata e col tetto rifatto in paglia di segale (Fratta dell’Angiola). Di qui si prosegue sull’antica bella via fra due muri a secco fino a che si incontra una pista da sci da tempo abbandonata sulla quale il sentiero prosegue. Il sentiero è il CAI 489 che seguiremo fino alla località Campile.
Si raggiunge così in circa 30 minuti “Il Muraglione, enorme muro a secco di sassi squadrati costruito un tempo a protezione delle rovinose piene del rio Cella che scorre a fianco, m 1510 – notiamo con grande piacere che il muro è stato ripristinato dopo il crollo parziale che si era verificato nel 2015 – ci spingiamo fino all’altro muraglione e verifichiamo che anch’esso è stato ripristinato.

Attraversiamo il Rio Cella nei pressi del casotto (ristrutturato) una volta di servizio allo skilift e continuiamo lungo la ex pista da sci fino a raggiungere il Campile, ampio spazio erboso, dove troviamo il cosiddetto Cristo dell’Alpe, 1637 mt (qui viene fatta una bella festa campestre a fine giugno). Il percorso presenta alcuni tratti ghiacciati, ma si passa agevolmente tenendosi sui bordi, dove c’è neve morbida, o entrando di poco nel bosco. Questo ci consente di incontrare un o dei tanti faggioni secolari che caratterizzano questo percorso che non avevamo notato altre volte.
Al Campile abbiamo già un magnifico punto di vista sul Cimone. 

Lo stradone dei faggi

A questo punto raggiungiamo tramite una traccia tra paleo, mughi e ginepri lo “Stradone dei faggi” che percorre trasversalmente tutta la fiancata fiumalbina del Monte Cimone, fino a raggiungere la strada sterrata che da Doccia sale a Pian Cavallaro. Incontriamo alcuni faggi secolari che qui si sono spinti molto in alto.
La vista spazia: Monte Gomito con le piste da sci dell’Abetone, Monte Lagoni, Monte Rondinaio, Monti Prado e Cusna, salendo anche Alpi Apuane. Lanciamo uno sguardo giù per il Versurone verso le case di Alpicella (la casa più alta di questo versante, a 1400 mt), Casa Tenenti, Casa Porcelecchi e casa Mateino (già oggetto di un nostro itinerario nell’estate scorsa).

Pian Cavallaro e ritorno

 

 

 

 

Lo stradone continua fino a Pian Cavallaro. Nel punto dello scollettamento (circa mt 1820) tra il versante fiumalbino e quello di Riolunato (e poi di Sestola) lo spettacolo è magnifico. Qui c’è abbastanza neve e compattata per cui proseguire in quella direzione richiederebbe attrezzatura alpinistica (ramponi e piccozza). La nostra escursione invece a questo punto torna al punto di partenza percorrendo la sterrata. Incontriamo il “Sasso dell’Alpino” così denominato perché la forma ricorda un cappello da alpino, e poi il sentiero 487 che sale da Roncopiano e raggiunge il crinale tra Balzone ed Alpicella, congiungendosi con il n. 485 che sale da Case Manzi. Continuando sullo stradone, facendo attenzione ad alcuni tratti ghiacciati, ritorniamo in circa 30 minuti al parcheggio di Doccia.

Galleria fotografica

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