L’oratorio di San Michele Arcangelo a Fiumalbo

Vicino al paese medievale di Fiumalbo, in provincia di Modena, è situato l’oratorio di San Michele Arcangelo.
A pianta rettangolare, navata unica e abside semicircolare, l’edificio ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche.
Alle origini era un antico tempietto romanico del XII sec. Intorno al Trecento, fu dedicata a San Michele, un santo molto venerato dai longobardi, com’è visibile nell’iscrizione sul lato nord dell’edificio.

l’oratorio fotografato dai Confienti di Sopra
oratorio di San Michele – interno

Dopo una parziale distruzione avvenuta nel ‘400, la chiesa è stata allungata probabilmente nel secolo successivo. Al Seicento invece risale la costruzione della canonica, la ristrutturazione dell’oratorio e il suo adeguamento liturgico al concilio di Trento realizzato da don Ottavio Lenzini, rettore della parrocchia di Fiumalbo, accanto alla decorazione con dipinti di santi e motivi floreali sui paramenti laterali.Di notevole valore artistico sono le opere d’arte conservate all’interno dell’Oratorio, molte delle quali riaffiorate dopo il recente restauro del 2004.

Foto di Teo Pollastrini

Come i due affreschi risalenti probabilmente al  ‘400, raffiguranti la Madonna del cardo con il Bambino,  e San Michele Arcangelo (dipinto di pittore ignoto commissionato dal grande sacerdote Don Ottavio Lenzini che si è fatto immortalare in fondo a destra della tela), situati rispettivamente alla sinistra e alla destra dell’altare. Al suo interno è conservato un crocifisso ligneo del Quattrocento.

Dopo varie modiche e numerosi restauri ottocenteschi, nel 1931 fu avviata la costruzione del nuovo campanile a torre in sostituzione di quello a vela precedente. Poi, negli ultimi dieci anni, la chiesa di San Michele Arcangelo è stata sottoposta all’ennesimo restauro, fino all’adeguamento liturgico al Concilio Vaticano II.

Un intervento di restauro recente ha consentito di recuperare un cornicione dipinto, che si trova lungo le pareti, decorato con motivi vegetali e santi rappresentati a metà busto.

La facciata della chiesa si presenta molto semplice e poco adorna; l’ingresso dell’oratorio è preceduto da un portico a tre fornici, sorretto da alcune colonne, aggiunto nell’800. Lateralmente alla facciata si poggia  il campanile dell’oratorio, eretto nel 1931, che termina con una guglia piramidale.

Il campanile con bifore
Il campanile – iscrizione
particolare del triportico

 

 

 

 

 

foto Appennino Modenese
Abside – particolari
Abside – particolari

 

 

 

 

 

L’abside romanico, con tre monofore, presenta decorazioni antropomorfe risalenti al ‘200 ed è la parte più rilevante dell’edificio. È caratterizzata da una cornice costituita da un semitoro lavorato a scacchiera e sorretto da tredici piccole mensole nel cui incavo sono scolpite per la maggior parte delle teste umane.
Notevoli anche le finestre, differenti fra loro, con lesene, colonnine e capitelli scolpiti. Il linguaggio ornamentale è vivace e pittoresco, rustica trascrizione di motivi e di soluzioni elaborati in centri maggiori.

Ingresso a nord verso Riolunato
La storia della chiesa

La chiesa segna il confine del territorio di Fiumalbo con i comuni di Pievepelago e Riolunato, tra i quali è suddivisa amministrativamente la località.

Già citata come appartenente ai Montecuccoli in un documento del 1100, fu distrutta dopo la guerra tra Obizzo da Montegarullo e Niccolò III d’Este e smembrata nei tre comuni.

La tradizione vuole che i fedeli entrassero in chiesa da tre porte distinte, la principale rivolta verso Pievepelago, un’altra, ora tamponata, rivolta a Nord verso Riolunato. Quella riservata a Fiumalbo, rivolta a Sud, può essere rimasta inclusa nella canonica costruita nel 1608.

Dall’oratorio si gode un’ampia vista sul Pelago e sulle montagne circostanti. Il territorio, segnato da antichi percorsi viari, conserva casolari e fattorie che, in parte, hanno mantenuto i caratteri tipologici tardo cinquecenteschi. Transita di lì percorso recentemente tracciato denominato “Cammino di San Bartolomeo“, proveniente da Riolunato e che raggiunge Fiumalbo e Cutigliano.

A San Michele – località Case Manzi –  in luglio si tiene la caratteristica e tradizionale Festa della Trebbiatura, che raduna grande folla e mezzi agricoli provenienti dai tre comuni.

San Michele – Festa della Trebbiatura

LETTURE CONSIGLIATE

  • A. Biondi, Fiumalbo, ipotesi per una storia, in I centri storici minori nell’evoluzione culturale dell’Appennino emiliano-romagnolo, Fiumalbo 1982
  • A. Magnavacca, Fiumalbo città d’arte, Modena 1991
  • R. Salvini, Il duomo di Modena e il romanico nel modenese, Modena 1966

 

 

 

 

Informazioni da

  • http://www.romanico-emiliaromagna.com/index.php/monumenti/item/45-oratorio-di-san-michele-arcangelo.html
  • https://www.mondimedievali.net/Edifici/Emilia/fiumalbo.htm
  • http://www.visitmodena.it/crosscultour/luoghi_ascoltare/tutti_luoghi/fiumalbo_oratorio_michele_arcangelo_paesaggio.aspx.html
  • http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=34612

3 Risposte a “L’oratorio di San Michele Arcangelo a Fiumalbo”

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