L’essiccazione delle castagne

Le castagne vengono portate al metato per essere essiccate, successivamente saranno macinate per ottenere la farina.

Il metato è una tipica costruzione in sasso che è ancora possibile vedere in alcuni castagneti dell’Appennino
(ma anche sulle Alpi Apuane).

Modellino di metato
Modellino di metato

Il metato è strutturato su due livelli.
Al piano inferiore viene acceso il fuoco per essiccare le castagne. Questo è uno dei procedimenti più importanti. Infatti il fuoco deve essere sempre acceso, ma senza che si formi la fiamma viva. Viene quindi mantenuto “soffocato” utilizzando le ceneri e le bucce delle castagne dell’anno passato affinché produca molto fumo. In questo modo si consente l’essicazione  avendo il calore necessario, ma senza la presenza delle fiamme. Il fuoco non deve mai essere spento e viene quindi controllato e ricaricato almeno 5 volte al giorno, la prima alle 5 del mattino e l’ultima a mezzanotte.

Il fumo dunque riempie la stanza e sale verso l’alto, verso lo strato di castagne che vengono disposte nel piano superiore e che sono sorrette da una rete. Queste non devono essere mosse durante tutto il procedimento.

 

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le castagne distese al piano superiore del metato – foto di Mauro Dommy

Il Metato di Montecreto - foto di Mauro Dommy

Il Metato di Montecreto

 

 

Quando viene terminata l’essicazione vengono lavorate con apposite macchine che tolgono la buccia e permettono di lavorare le castagne secche come ciascuno desidera!

sgusciatrice
sgusciatrice – foto di Mauro Dommy

 

 

 

 

 

 

 

Il ‘bigoncio’ (bigonc in dialetto), unità che misura 33kg di castagne fresche. La signora ci mostra le tacche che stanno a indicare: la prima ‘il calo’ naturale delle castagne che seccano, la seconda la parte che resta a chi essicca le castagne, e l’ultima tacca indica la parte del bigoncio che resta a chi porta le castagne al metato.

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Il ‘bigoncio’ (bigonc in dialetto), unità di misura per le castagne – foto Hotel Tirolo Sestola al metato di Magrignana
La macchina di più di 100 anni che sbuccia le castagne secche lasciando da una parte la castagna pulita e dall'altra la buccia più esterna e la sansa, quella più sottile - Foto Hotel Tirolo Sestola
La macchina di più di 100 anni che sbuccia le castagne secche – Foto Hotel Tirolo Sestola al metato di Magrignana

 

 

 

 

 

 

 

 

Testo di Eugenio Soliani e Hotel Tirolo di Sestola; foto di Eugenio Soliani, Hotel Tirolo di Sestola e Mauro Dommy.

4 Risposte a “L’essiccazione delle castagne”

  1. Interessanti queste informazioni, che si vanno ad aggiungere a quelle di giorni fa in una escursione guidata organizzata dall’ufficio del turismo di Sestola nei boschi qua intorno, dove c’era anche un vecchio metato per seccare le castagne.
    Grazie

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