Il Maggio delle Ragazze – Riolunato

Il “Maggio delle Ragazze” viene rappresentato a Riolunato ogni tre anni ed appartiene alla più antica e spontanea tradizione culturale popolare diffusa non solo in Italia ma in gran parte dell’Europa e dell’Asia.

La manifestazione, che si svolge ogni tre anni, rievoca un rito lontanissimo nel tempo che celebra il ritorno della bella stagione e si svolge a Riolunato in due momenti: uno durante tutta la notte compresa fra il 30 aprile e il 1° maggio; l’altro, di solito, nella seconda domenica di maggio.

Per le strade giovani uomini del paese cantano ad ogni famiglia un sonetto augurale chiamato “rispetto”, accompagnati da strumenti a corda (chitarra, violino e mandolino), da lampade per illuminare la notte e daabbondanti libagioni. Il primo sonetto è rivolto al sindaco, che deve autorizzare i festeggiamenti, il secondo al parroco. I rispetti si dedicano poi ad ogni famiglia del paese che ode, sotto le proprie finestre, il canto del rispetto dedicatele e per tutta la notte fino al mattino il paese risuona dei canti benaugurali dei “maggiolanti”.
Piacevole caratteristica di questa prima fase del Maggio è “l’ambasciata”, che può essere definita, per la verità assai prosasticamente, come una dichiarazione d’amore per interposta persona. Commissionata dall’innamorato desideroso di dichiararsi alla sua bella, viene cantata da uno dei “maggiolanti” dinanzi alla finestra chiusa della ragazza. Se la finestra viene illuminata dalla luce di una lanterna, la ragazza accetta la dichiarazione d’amore e la corrisponde, se invece la finestra rimane buia, la profferta amorosa è stata respinta.

 

 

2013 https://www.youtube.com/watch?v=lF5I7vAx8DE
2013
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Il “Maggio delle ragazze” prosegue la seconda domenica di maggio e quest’anno sarà il giorno 8: apre in mattinata con la raccolta dei doni offerti da ogni famiglia e continua nel pomeriggio dalle ore 14 con una sfilata in costumi tradizionali. C’è un banchetto, allestito con le pietanze delle famiglie e le torte preparate dalle ragazze, che, stando al costume antico, dovevano così mostrare le loro doti culinarie. La giornata termina in allegria nella pubblica piazza, fra i canti e l’esecuzione della tradizionale “manfrina”, ballo popolare locale.

 

 

 

Centro di doucumentazione Il Ridente Maggio
Il Ridente Maggio

Il 12 maggio 2018 è stato inaugurato a Riolunato il Centro di Documentazione del Maggio di Riolunato “Il ridente maggio”, per conservare la memoria di questa antica tradizione. Nel centro sono conservati abiti, memorie, fotografie, testi. Il centro è ospitato a Casa Gestri, un tempo sede del municipio, ristrutturata sapientemente.

 

 

 

dal maggio 1998
dal maggio 1998

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Lungo l’itinerario dei maggiolanti viene cantato un autentico inno alla vita e alla primavera, il cui testo si fa risalire al cantastorie Giulio Cesare Croce (1550-1609), che raccontò in poesia la vita delle classi popolari emiliane; il canto riprende questo stile antico rielaborato in chiave popolare e viene sostenuto da un gruppo tradizionalmente formato da strumenti a corda con violino, mandolini e chitarre.

“Ecco il ridente Maggio,
Ecco quel nobil mese
Che sprona ad alte imprese
I nostri cuori.

E’ carico di fiori,
Di rose e di viole,
Risplende come il sole
Ogni riviera.

Ecco la primavera,
Ecco il tempo novello
Tornar che più mai bello,
E più giocondo.

Ecco che tutto il mondo
Si riempie d’allegrezza,
Di gaudio e di dolcezza
E di speranza.

La va per ogni stanza,
La vaga rondinella
In questa parte e in quella,
A farsi il nido.

Il fanciullo Cupido
Che per noi spiega l’ali,
Con arte tien gli strali
E le saette.

In ordine si mette
Per salutar le ninfe,
Per salutar le ninfe
E i vari augelli.

Ecco li pastorelli,
Coi loro ardenti cani,
Intorno alle campagne
E largo i campi;

Eccoci tutti quanti,
Col bel maggio fiorito
Che a noi fa dolce invito
A far ritorno.”

Presso il centro di documentazione si trova un interessante opuscolo che parla dei vari tipi di maggio una volta rappresentati a Riolunato: La tradizione del Maggio a Riolunato – a cura di Daniela Contri

 

Info da

http://www.riolunato.com/


993567_10208373374039202_2522577129647768061_nLe ipotesi sull’origine del nome di Riolunato (Ardondlà in dialetto riolunatese) sono diverse, ma una delle più accreditate è quella che lo pone in relazione con un antico nome del Monte Cimone, “Alpe Lunata” o “Alpe de Lona”. Il nome di Riolunato si identificava con l’attuale frazione di Castello, munita di una rocca.
La tradizione vuole che questa rocca fosse la preferita del famigerato Obizzo, il più noto esponente della famiglia Montegarullo: tra il XIV e il XV secolo ci furono violente lotte tra gli Estensi e Obizzo, che proprio qui, si dice, fu ucciso e, a ricordo della sua morte, fu eretta nel 1571 una colonna in sasso sormontata da una croce di ferro. La rocca passò quindi nelle mani degli Estensi fino all’Unità d’Italia. Tra il 1786 e il 1787 Riolunato fu sconvolto da una frana che alterò completamente la morfologia del territorio. Nel 1817 la comunità di Riolunato fu aggregata al Comune di Fiumalbo per ordine del Duca Francesco IV e solo nel 1859 si ricostituì in Comune autonomo.

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