Appena prima del passo della Riva, a 1250 metri sul livello del mare, possiamo scorgere alcuni grandi prati e al centro un gruppo di case. Siamo al Pian Castagnolo.
Una piccola borgata, probabilmente nata come residenza estiva, abitata dai pastori che accompagnavano il bestiame all’alpe e pian piano trasformata in residenza fissa anche durante i mesi invernali.
Insieme alla Scaffa, era l’ultimo avamposto del Ducato di Modena sul confine con lo stato Pontificio e il Granducato di Toscana. La Via Romea giunge chiara fin qui, poi si perde in altri sentieri.
Come arrivare
Vi si giunge tramite il sentiero 411 che da Ospitale conduce al Monte Spigolino ricalcando, appunto, in parte la Via Romea. Il sentiero passa dalle Borgate di casa Pieri, Casa Pallai e Casa Cecchino. Continuando in salita lungo la via Romea si arriva a un ponte sul Rio Ospitale, attraversatolo siamo a un bivio, indicato da una maestà e da una chiara indicazione: il sentiero Cai continua in salita verso destra, noi invece dobbiamo prendere un sentiero a sinistra della maestà, non segnato ma ben evidente, che continua nel bosco fino a un ponticello in pietra (Fosso del Gian Matteo) e poi sale fino a un grosso faggio con radici sporgenti, passiamo e destra del faggio e giriamo verso destra. Dopo pochi metri ecco ci appaiono le case di Pian Castagnolo.
Un’ottima occasione per conoscere queste borgate sono le “Borgate Ospitali” manifestazione organizzata in luglio che unisce trekking e degustazione dei prodotti e cibi locali, dove tutti questi percorsi sono ottimamente segnalati senza possibilità alcuna di sbagliare.
A Pian Castagnolo si può arrivare anche dall’alto. Al bivio dopo il ponte sul rio Ospitale si continua per Cai 411, di oltrepassa il bivio per La Scaffa (indicato) e si giunge a un altro incrocio con una specie di sterrata. A destra continua il Cai 411, invece girando a sinistra a seguendo la sterrata arriveremo in pochi minuti, passando di fianco a uno stupendo rustico ristrutturato, Ca’ Bordelli di Sopra, e attraversando un ponte, alla nostra borgata.
Il nome deriva non dai castagni, ma dalla presenza di “bulbocastani” ovvero castagne di terra.
Alcune case della borgata sono state ristrutturate (altre sono in corso di ristrutturazione) e sono abitate come residenze di vacanza da un gruppo di persone provenienti dalla Toscana.
Li abbiamo incontrati nel corso della manifestazione “Borgate ospitali” e ci hanno anche dato alcune utili indicazioni sui percorsi e sui dintorni. In particolare ci hanno raccontato della borgata La Scaffa (visitata poi alcuni mesi dopo).
Fonti:
- sito internet www.ospitale.org
- Ospitale, di Andrea Ballocchi, Gruppo volontariato Croce Arcana