Santuario della Madonna del Faggio

Dopo la Madonna dell’Acero, siamo andati a cercare anche questo bellissimo santuario, in un luogo ancora più isolato e proprio da eremiti: la Madonna del Faggio.

 

 

 

 

Piccola e solitaria chiesa settecentesca

Situata a m. 780 all’interno di una splendida e suggestiva faggeta, a circa 3 Km da Castelluccio, a cavallo fra il territorio del Porrettano e quello del Belvedere. L’ambiente esterno è particolarmente piacevole, ed il Santuario è una meta consigliabile a tutti anche per brevi escursioni a piedi.

La Madonna del Faggio nacque, come molti santuari analoghi, per l’esistenza di un’immagine della Vergine Maria, appesa secondo la leggenda prima a un faggio e poi collocata in una verginina in muratura, collocazione che si fa risalire al 1670 circa, anno in cui cominciò a svilupparsi la devozione popolare anche per i miracoli che venivano attribuiti a quell’icona.
Il Santuario fu costruito nel 1722 per opera della popolazione di Castelluccio, coadiuvata da quella di Monte Acuto delle Alpi; sorse sul terreno appartenente alla prima delle due comunità e perciò è fortemente legato ad essa. L’immagine in ceramica della Madonna, detta da principio del Rio Scorticato, dal nome della località in cui era sorto, venne solennemente qui collocata l’11 ottobre 1722 proveniente dal faggio al quale era appesa, che si trovava poco più in alto del santuario, dove si diceva facesse miracoli.
Il Santuario fin dalle origini fu un importante centro di vita religiosa e di devozione. Dal 1756 iniziò una tradizione analoga a quella bolognese della Madonna di San Luca: una processione per portare l’immagine sacra dal Santuario fino a Castelluccio, e riportarla indietro il giorno dell’Ascensione, con la partecipazione sentitissima degli abitanti di Castelluccio, Capugnano e Monte Acuto delle Alpi.

Lo stesso anno nacque anche la consuetudine di celebrare con una processione fino al faggio dell’apparizione, la Festa di Sant’ Anna (il 26 Luglio), madre della Vergine, tradizione mantenuta inalterata fino ai giorni nostri.

Nel 1769 venne costruito il ponte. Nella prima metà dell’Ottocento l’edificio vide vari ed importanti lavori, con un notevole accrescimento degli interni e delle decorazioni, ad opera del pittore Lorenzo Pranzini, nativo di Castelluccio. Nel 1837 si procedette alla costruzione del campanile e del porticato, uno degli elementi architettonici più significativi del santuario.

 

 

 

 

Di fianco al santuario si trova una monumentale fontana dedicata a Sant’Anna, una lapide ci dice che fu fatta costruire da Domenico Antonio Nanni Levera a spese della consorte) nell’anno 1843.

 

 

 

 

Si può proseguire dietro la chiesa lungo una antica mulattiera e arrivare al Faggio della apparizione.

Dopo il crollo del faggio nel 1970, oggi in quel luogo si trova solamente una parte del tronco, protetta da una tettoia.
Nella seconda metà dell’Ottocento di diffuse la leggenda dell’apparizione a dei pastorelli.
All’interno l’immagine della Madonna è copia recente su gesso di una maiolica settecentesca, rubata due volte: nel 1975 e nel 1988.
Gli affreschi degli altari laterali, che rappresentano Sant’Anna con Maria Bambina e San Giuseppe col Bambino Gesù, e quello della piccola cupola sovrastante l’abside con l’incoronazione della Vergine, furono eseguiti nel 1831 dal pittore Lorenzo Pranzini originario di Castelluccio.

Una peculiarità della Madonna del Faggio era la presenza del cosiddetto “romitto”, un eremita che, risiedendo nella piccola canonica del Santuario, detta appunto romittorio, ne rappresentava il vero e proprio custode, controllando e preservando la chiesa da ogni possibile danno. Dal 1964 questa figura non esiste più. L’ultimo, Gino Ronchi, è ricordato in una lapide collocata nel portico sinistro. Nel portico destro e di fianco alla porta troviamo altra lapide e un piccolo cartello che ci ricordano altre persone che si sono occupate della custodia del santuario.

 

 

 

Come arrivare

Da Castelluccio seguire le indicazioni per Pennola, da qui parte una strada non asfaltata (percorribile in auto), che conduce fino ad una sbarra, da qui i prosegue a piedi, il Santuario dista circa 15 min (600 m.).

Trekking

Dal santuario passano alcuni percorsi escursionistici, si può raggiungere Monteacuto delle Alpi (sentiero Cai 109); l’incantevole borgo di Tresana e i prati del Piella (sentiero Cai 147); il rifugio Porta Franca e l’alta Via dei Parchi (sentiero Cai 109); Casa Calistri (sentiero Cai 105).

Info da

https://www.appenninocities.info/place/santuario-della-madonna-del-faggio/
http://castellomanservisi.it/wordpress/il-santuario-della-madonna-del-faggio/


foto di Antonella Romagnoli – 16 aprile 2022

 

 

 

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