Santuario della Madonna dell’Acero

Contatto: IAT Lizzano in Belvedere 0534/51052 – IAT Vidiciatico 0534/53159
Via Madonna dell’Acero 40049 MADONNA DELL’ACERO BO
Tel. 0534/53029 – 051/357900
[email protected] , [email protected]
Come arrivare: A pochi metri dalla strada principale che collega Lizzano al Corno alle Scale.
Periodo apertura: Da aprile a ottobre tutti i giorni dalle ore 09:00 alle ore 19:00, con Santa Messa festiva – da maggio a ottobre alle ore 16.30. La festa della Vergine si svolge il 5 agosto.

Foto di Vivi Appennino Bolognese
Foto di Vivi Appennino Bolognese

Chiamato un tempo Santuario della Beata Vergine delle Alpi, è una delle massime espressioni della religiosità popolare della montagna bolognese nel passato. Si trova a 1200 metri slm, fu costruito nel 1535 ed è sicuramente l’edificio sacro più importante della zona.
La leggenda narra che due pastorelli ogni estate portavano il gregge ai pascoli del Corno alle Scale. I due erano poco più che bambini, di cui uno sordomuto, ma erano tempi duri e nonostante tutto non esisteva riposo nelle loro estati su pascoli alti.
Un giorno furono colti da un improvviso temporale che, nonostante fosse piena estate, si trasformò presto in una furiosa tempesta di neve e ghiaccio. Per loro fortuna videro lì vicino un grande e solido acero sotto il quale trovarono rifugio.
La tempesta aumentava di intensità, i fulmini lampeggiavano intorno e i tuoni sembravano scuotere la terra stessa; i due bambini, spaventati, si raccomandarono alla Madonna in persona la quale, sensibile al pianto delle creature più deboli, apparve tra le fronde dell’acero e con un gesto arrestò la tempesta e donò ai due pastorelli di nuovo l’udito e la favella. Come segno tangibile del gran miracolo una immagine della Vergine restò impressa sul tronco del grande albero. Era il 1505. A casa riferirono che la Vergine voleva essere venerata in quel luogo. Ancora oggi il 5 agosto molti pellegrini partecipano alla festa della Madonna in memoria dell’evento.

Foto ©Emanuele Ambrogini – autunno 2017
Foto ©Emanuele Ambrogini – autunno 2017
Foto ©Emanuele Ambrogini – autunno 2017

 

 

 

 

 

 

Il santuario è splendido, in completa armonia con l’ambiente circostante: misura circa 26m per 13m nel transetto, dove le due cappelle, in corrispondenza del presbiterio, formano la croce latina. Esso sorse su un precedente tempietto in pietra che era stato costruito per proteggere l’antico acero (oggi sotto l’altare maggiore) e l’immagine originale dell’apparizione. La costruzione più antica è la parte vicina al campanile: qui il pavimento è rialzato rispetto al resto. Nel corso del XVII e del XVIII secolo furono aggiunte le altre parti e il campanile, fino alla forma attuale.
Nel periodo estivo sono esposti i “Brunori”, interessanti statue lignee a grandezza naturale: furono donati come ex voto da Brunetto Brunori, uno dei comandanti delle forze fiorentine di Ferruccio Ferrucci, scampato miracolosamente alla morte nella battaglia di Gavinana (03/08/1530) nonostante fosse trapassato da una lancia.
Le edicole della Via Crucis segnalano le stazioni che salgono al santuario; furono restaurate nella seconda metà del secolo scorso come ex voto per una grazia ricevuta.

(http://www.appenninobolognese.net/)

Il santuario è anche sede di  una casa di accoglienza per i pellegrini, gestita dall’Associazione Amici del Santuario della madonna dell’Acero

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https://www.madonnadellacero.it/

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