Cammino di San Bartolomeo: da Rivoreta a Cutigliano

Il Sentiero degli Albinelli sul Cammino di San Bartolomeo

La bella maestà quasi al termine dell’itinerario

 

 

 

 

 

 

 

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14 aprile 2021
andata 7,5 km – ritorno 9 km – totale 16,5 km
dislivello in salita 210 mt.

tempo impiegato 5 ore totali (andate ore 2,5), più la sosta a Cutigliano per visitare il paese.

Il Cammino di San Bartolomeo è un sentiero pedonale e un cammino devozionale che unisce i luoghi dedicati al culto del santo fra Emilia e Toscana: Fiumalbo, Cutigliano, Spedaletto e Pistoia. Sono poi state aggiunte varianti in Val di Lima (la “porta lucchese” del Cammino, con un percorso che da Popiglio conduce a Vico Pancellorum e di lì a Limano, Cocciglia, San Cassiano e Pieve di Controne) e le tappe da Pavullo a Montecreto e da Montecreto a Fiumalbo.

Oggi abbiamo percorso questo tratto, che fa parte della lunga 1^ tappa del Cammino di San Bartolomeo Fiumalbo-Cutigliano, ma che vale la pena di percorrere anche a se stante perché segue la bellissima “Via degli Albinelli”. Un percorso bucolico, tra boschi, ruscelli e cascatelle (in questo periodo molto carichi di acqua e impetuosi), ponticelli, piccole borgate – abbandonate e no – e case sparse.

Una volta era segnalato in bianco e rosso, ma adesso queste segnalazioni, ancora presenti, sono soppiantate dalle segnalazioni del Cammino di San Bartolomeo, in colore giallo (tabellina a forma di freccia e alcuni segnali con il logo del cammino, contengono anche un QRcode per avere più informazioni); molto frequenti, impossibile sbagliare. Il simbolo del Cammino di San Bartolomeo è una spirale a rombo, ispirata ai rosoni della chiesa di San Bartolomeo a Pistoia.

Rivoreta

Si parte da Rivoreta, piccolo paese a 900 metri sulle pendici del Libro Aperto, facilmente raggiungibile percorrendo la SS. 12 in direzione dell’Abetone e deviando a destra a Pianosinatico (dopo 3 km. si raggiunge il paese).
Vi è stato allestito un museo dove sono custoditi oggetti che un tempo erano di uso comune nelle case dei contadini e che documentano gli aspetti della vita in famiglia e del lavoro (info Museo della gente dell’Appennino Pistoiese  0573-68652).

 

 

 

 

 

Al termine del tratto del cammino che proviene dal “Bicchiere di sotto” davanti a noi subito la freccia gialla che ci indica la direzione, unitamente a segno del sentiero CAI 8 che porta al Libro Aperto (questo sentiero dopo poco devierà verso sinistra). Poco dopo altra indicazione che ci dice che occorrono ore 2,10 per percorrere km 7,5 per arrivare a Cutigliano.

Di fianco alla chiesa, dedicata a San Rocco e San Sebastiano, troviamo tabella illustrativa del Cammino.

 

 

 

 

Proseguiamo lungo la strada asfaltata in discesa, superiamo il bivio a destra per “Rivoreta bassa” che vediamo sotto di noi, e prima di arrivare alla borgata La Serra la strada curva a sinistra, invece noi dobbiamo girare a destra e imboccare una sterrata in discesa. Attenzione qui alla freccia gialla, è in alto su un albero all’inizio di questa sterrata.

Fontanelle

Superata una catena la strada scende e raggiunge in breve una stupenda borgatina, I numeri civici ci dicono che si chiama Fontanelle. Il depliant del comune (itinerario degli Albinelli, descritto però con partenza da Cutigliano) ci dice che si chiamano anche Case Albinelli.

 

 

 

 

Qui troviamo una particolare maestà, addossata alla casa più grande a sud, con una ripida scaletta come accesso.

 

 

 

 

 

 

 

 

La strada ora è divenuta sentiero e scende nel bosco; bellissimi massi ricoperti di verde muschio. Comincia una serie di attraversamenti di vari corsi d’acqua che oggi sono particolarmente carichi e spumeggianti.

 

 

 

 

Arriviamo così allo spettacolare guado sul Rio Maggiore, ora per fortuna dotato di passerella in legno (con tanta acqua il guado sarebbe impossibile), con simpatiche indicazioni quali un cappello e uno stivale di gomma con freccia gialla! Attraversato il rio, subito dopo altra indicazione con stivale e il logo del percorso.

Proseguiamo nel bosco, il sentiero in questo punto oggi è praticamente un ruscello, ma non ci presenta difficoltà.

Ponticello sul Rio Maggiore

 

I Mulini e Roncastellano

Perveniamo così alla borgata abbandonata dei Mulini, nei pressi del rio Arsiccio, anche qui passerella in legno molto opportuna per attraversare. Ci sono diverse costruzioni diroccate, una che invece conserva ancora l’intonaco, le porte e suppellettili interne, come si vede sbirciando dall’ingresso. Nei pressi del ponticello vediamo una costruzione più in alto, sicuramente un mulino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuiamo, sempre seguendo i segni gialli, e passiamo di fianco ad altra grande casa abbandonata, il podere di Roncastellano poche decine di metri sopra strada.

 

 

 

 

Troviamo adesso un ponte con ringhiere in legno, sul Rio Secco, e poco dopo piccolo facile guado (ne troveremo altri).
Siamo di fianco alla “Torrenta” (così chiamata nello stupendo libro di Federico Pagliai, e questo nome ci piace molto), la Lima, che vediamo vicina sotto di noi.

 

 

 

 

Arriviamo al ponte sul Rio Piastroso, il passaggio ci sembra interdetto e siamo già preoccupati (che fare, passare lo stesso?), poi vediamo con sollievo che al ponticello in legno è stato affiancato uno stretto ponte in ferro che ci permette di attraversare il ruscello. Di là un grande masso di forma triangolare.

 

 

 

 

Il ponte sul Rio Freddo e le Maestà

Il percorso continua diventando una mulattiera che attraversa un fitto sottobosco. Attraversiamo un boschetto di abeti (ne troveremo altri due), un guado dove rischio di bagnarmi i piedi, ma ce la faccio, e successivamente si arriva a un altro Ponte di legno sul fosso di Rio Freddo. Prima del ponte, alla nostra sinistra, troviamo una Maestà in pietra incassata nel muro.

Durante questo tratto alla nostra destra possiamo osservare la grande frana sotto Pian dei Sisi che tre anni fa provocò grandi disagi

 

 

 

 

la frana di Pian dei Sisi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.La mulattiera continua e si raggiunge così un bosco di castagni e una bella e grande maestà in pietra con portico su colonne, quasi un tempietto. A sinistra sopra di noi abbiamo una casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuando si arriva al bivio per la casa dell’amico Ugo, dove possiamo osservare un grande rudere, e poco dopo, a sinistra, alla casa di altri amici, nei pressi della quale c’è un recinto con dei simpatici asinelli.

 

 

 

 

Poco dopo troviamo altre case  e il nostro cammino esce su sulla strada nei pressi del Ristorante-Pizzeria  “Le Cavi” e della Casa Albinelli.

 

 

 

 

Bellissima vista sul Libro Aperto.

Cutigliano

Si continua verso il paese di Cutigliano lungo la strada asfaltata – sguardo a volo d’uccello sul ponte sul Sestaione a Casotti e sul punto in cui il Sestaione si congiunge alla “Torrenta” – fino a imboccare Via Giacomelli. Seguendo le segnalazioni gialle, attraversando il nucleo antico del paese, raggiungiamo la Chiesa di san Bartolomeo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Palazzo dei capitani della montagna

 

 

 

 

 

 

Chiesa di San Bartolomeo

 

 

 

 

 

Cutigliano (700 m.) è un importante centro turistico della Montagna Pistoiese, arroccato sul versante sinistro della Lima.
Il paese conserva intatto l’aspetto di antico borgo montano, con belle e caratteristiche costruzioni, un’elegante loggiato in stile rinascimentale, il palazzo con gli stemmi dei capitani della montagna che vi abitarono, il campanile quattrocentesco, la chiesa di San Bartolomeo con importanti opere d’arte, la Chiesa della Madonna di Piazza e molte belle fontane in pietra.

Il percorso da qui continua fino all’Agriturismo le Dogane, 14 km per 4 ore di percorrenza. Lo faremo in una prossima escursione

Ritorno a Rivoreta

Torniamo a Rivoreta percorrendo la strada asfaltata che va verso Melo e Doganaccia e poi Rivoreta,
Pur essendo noioso camminare su asfalto, questa strada ci dà un’alternativa e ci permette di vedere molte altre cose: un cerbiatto nei pressi di una casa, diverse maestà e belle case in pietra, passiamo nella foresta di Melo-Lizzano e Spignana (come ci dice un cartello). Il borgo di Sasso al Melo, bellissimo, ora residenza turistica. Sulla strada per Rivoreta ci sono alcune aziende agricole che vendono i loro prodotti, tra i quali il Caseificio i Taufi che vende burro, formaggi squisiti, yogurt e altri prodotti.

Caseificio I Taufi

 

 

 

 

 

Prima di arrivare a Rivoreta passiamo attraverso la graziosa borgata della Serra.

La Serra

 

 

 

 

 

Abbiamo percorso in totale km 16,5

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