Le ville di Sestola
Il libro fotografico “Saluti da Sestola” di Carlo Balboni (edito da Artestampa Modena nel 2006) ci dà l’occasione per parlare delle numerose ville che possiamo ancora oggi osservare nel paese di Sestola.
Per gentile concessione della Associazione E’ Scamadul di Sestola, utilizziamo quindi le immagini (cartoline) pubblicate nel libro, unitamente ad alcune nostre foto attuali, per parlarvi di queste ville.
(le foto attuali sono di Antonella Romagnoli & Emilio Balboni).
Le prime ville a Sestola risalgono all’inizio del Novecento quando si comincia a individuare nel nascente turismo una fonte di reddito e la possibilità di risorgere dopo l’Unità d’Italia.
Sul finire dell’Ottocento, per favorire l’arrivo e la frequentazione dei primi turisti, i “Signori” che costruiranno le prime ville gettando le basi del paese turistico, si attuano la forestazione a monte del paese, l’agevolazione della salita al Monte Cimone per la creazione della Torre-Osservatorio e apertura delle “capanne ricovero”, la trasformazione di una parte dell’antico Castello in un Istituto per bambini malati di rachitismo.
La via delle Ville
Nascono le prime ville a monte del centro storico e nasce un Comitato Pro-Sestola per lo sviluppo turistico di Sestola. Il turismo diventa una risorsa e il paese, dopo la prima Guerra mondiale, incrementa la sua vocazione turistica. Nel 1927 arriverà il riconoscimento a Stazione di Soggiorno e Turismo con la nascita della Azienda Autonoma che tanto contribuirà nel secondo dopoguerra a fa diventare Sestola una delle primarie stazioni turistiche dell’Appennino settentrionale.
Nel 1919-1920 viene aperta, fra la traversa comunale (attuale Corso Umberto I e Corso Libertà) e le ville, una nuova strada che diventerà prima via Roma, poi Via delle Ville.
La prima villa alla Teggia
E’ sicuramente la prima villa, fatta costruire dal parroco di Sestola don Antonio Lenzini nella seconda metà dell’Ottocento all’ingresso ovest del paese.
Dopo un lungo periodo di abbandono in cui la villa era ormai ridotta a un rudere, oggi è stata sapientemente restaurata, restituendo così alla comunità questa storica costruzione.
Villa Viola
Costruita nel 1907, una delle prime ville costruite a Sestola per il soggiorno estivo del proprietario, Ferruccio Viola, e della sua famiglia. Sembra oggi essere abbandonata.
Villa Righi
All’ingresso del paese lato sudest, costruita intorno al 1904/1905. Durante l’ultima guerra questa casa venne colpita una notte da uno “spezzone”, una bomba lasciata cadere da un aereo per disfarsene.
Villa Albertini – Villa Toni
Villa Albertini a Beccastecca, divenuta poi, per cessione, villa Toni quando l’ing. Albertini si costruì una nuova villetta sulla strada per Pian del Falco
La nuova Villa Albertini
Costruita lungo la strada forestale Sestola – Rifugio Ninfa, aperta alla fine degli anni ’20. L’ing Antonio Albertini fu l’autore di una “Guida turistica per il villeggiante a Sestola”, pubblicata dalla Pro Loco nel maggio 1937.
Villa Emma
Ricostruita dal Commendator Tito Giovanardi, primo presidente dell’Azienda Autonoma di Sestola, sulla casa già di Giuseppe Burchi. Per costruirne l’ingresso si è spostata la strada per Ca’ d’Albino.
– Sestola fine Ottocento, in alto la casa di Giuseppe Burchi
– Sestola anni Dieci.
In alto da sinistra Villa Viola, ancora la casa di Giuseppe Burchi, Villa Rizzi e Villa Diena.
Più in alto a destra Villa Marras
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Villa Panini – Villa Pifferi
Indicata in altra cartolina come “La Rondine”, poi conosciuta come villa Allegretti e ora Villa Pifferi. Costruita a ridosso della variante di strada aperta nel 1911
Ville a Poggioraso
Una delle ville di Poggioraso costruite a monte della curva al bivio tra le strade per Fanano e per Pavullo nel 1927 dall’ing. Perfetti di Fanano che aveva una fornace da cui prese i mattoni
Villa Diena
“Villino Pia” alias Villa Diena, fatta costruire nel 1915 per la moglie Pia da Emilio Diena, noto esperto di filatelia, che da Roma veniva a trascorrervi l’estate con la famiglia e usava dire ai colleghi del ministero delle Poste:”Vale più un mese a Sestola che trent’anni a Roma”.
Villa Rizzi
Una delle più belle ville costruita a ridosso della via dei monti che portava al Monte Cimone, con una splendida e suggestiva scala spezzata in due dalla costruzione della via delle Ville.
Oggi Villa Magnani.
Villa Borsari
Villa Borsari, poi villa Giacobazzi, Villa Cuoghi, poi, nei primi anni Cinquanta, trasformata nel Grande Hotel San Marco.
Villa Majani
Villa Majani, lungo Via delle Ville. Il geometra Mario Majani fu podestà del Comune e Commissario prefettizio dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Sestola. Fece innalzare la torretta dell’angolo sud-est del palazzo comunale.
Villa Bentivoglio
Nella zona sud-est del paese, appena a monte di Via delle Ville
Nel 1987 si tenne una mostra sulle ville nel Castello: Mostra fotografica “Il gazebo” – Quando le ville erano viola allestita dall’Associazione Culturale E’ Scamàdul di Sestola col materiale fotografico proveniente dalla raccolta fotografica di Teresina Burchi Reiter, soprano sestolese, ricordata con una bella mostra nei Musei della Rocca del Castello di Sestola.
Le Ville di Pian del Falco
Di Pian del Falco e della sua storia abbiamo già parlato nell’articolo al link qui sopra